Tra questi, andare al cottage, ascoltare musica triste e mangiare carote.
- Partecipare al culto
Volete una dose di gioia? Provate ad andare a teatro a vedere uno spettacolo. Oppure visitate un museo. Ricercatori norvegesi hanno raccolto dati sui passatempi e sugli stati d’animo di 50.000 persone e hanno scoperto che chi frequenta più eventi culturali (o vi partecipa in prima persona) soffre meno di depressione e ansia e mostra livelli più elevati di felicità.
È interessante notare che gli uomini dello studio si sono divertiti di più in quegli eventi culturali in cui si dovevano solo contemplare le cose belle. Ad esempio, le esposizioni museali o artistiche, le opere teatrali e i concerti. Le donne, invece, preferivano le attività in cui dovevano prendere parte attiva: incontri in club, canti, passeggiate all’aperto o balli. Potete verificare allo stesso tempo se questa distinzione è confermata nel vostro caso.
- Tenere un diario
Molto è stato scritto sugli effetti benefici di un diario sull’equilibrio mentale. In effetti, prendere appunti aiuta a migliorare l’umore: lo conferma uno studio di Ting Zhang dell’Università di Harvard.
Zhang e i suoi colleghi hanno scoperto che gli eventi più ordinari e comuni registrati in un diario, dopo qualche tempo iniziano a essere percepiti come più significativi e piacevoli.
In altre parole, se si scrive di qualcosa di ordinario, come andare al cinema o incontrare un amico, e poi si rilegge l’annotazione uno o due anni dopo, si ricorderà l’evento con più gioia e calore rispetto al momento in cui si è verificato. Si può pensare al diario come a un modo per “investire” un po’ di felicità per il futuro.
- Parlare con un estraneo
I ricercatori Nicholas Epley e Juliana Schroeder dell’Università di Chicago hanno condotto un esperimento. Hanno dato a un gruppo di passeggeri di un treno di Chicago una carta regalo Starbucks da 5 dollari. In cambio, si sono impegnati ad avviare una conversazione con un compagno di viaggio durante il viaggio. L’altro gruppo di soggetti doveva trascorrere il viaggio in silenzio.
Il risultato è stato che coloro che hanno superato la timidezza e hanno chiacchierato con gli altri hanno mostrato un miglioramento dell’umore e del benessere mentale. Chi non ha avuto contatti con nessuno, invece, non è diventato più felice.
Uno studio simile è stato condotto da esperti dell’Università della British Columbia. Hanno anche dato ai visitatori delle caffetterie carte Starbucks da cinque dollari in cambio della promessa di instaurare un piccolo dialogo con il barista. E questa interazione fugace, nonostante sembri insignificante, ha portato a un aumento dell’umore dei soggetti.
Quindi il contatto con gli altri, anche se breve, migliora il nostro benessere.